Tira fuori la lingua

a cura de IL BEPI, con interventi di:
– Andrea Chiesa, presidente dell’assemblea dei sindaci del Sistema Bibliotecario Valle Seriana
– Giancarlo Domenghini, coordinatore operativo del progetto “TIRAFUORILALINGUA. Il Sistema Bibliotecario della Valle Seriana per uno sviluppo pluralistico e interculturale“.

TIRAFUORILALINGUA non è più solo il nome di un ben avviato (e ora con la prospettiva sicura di altri due anni di crescita, sempre sotto la direzione artistica di Tiziano Incani, in arte “Il Bepi”) festival dedicato alla lingua madre, ma è anche il titolo di un progetto biennale che Fondazione CARIPLO ha deciso di sostenere ancora per favorire nelle 41 biblioteche del Sistema Bibliotecario della Valle Seriana (da Torre Boldone a Schilpario!) uno sviluppo pluralistico e interculturale.
Come auspicato dal bando “Favorire la coesione sociale mediante le biblioteche di pubblica lettura”, la collaborazione tra biblioteche di pubblica lettura (il Comune di Albino, dove ha sede amministrativa e operativa il Sistema Bibliotecario Valle Seriana) e organizzazioni non-profit del settore sociale e culturale (la coop. Interculturando e l’Organizzazione di Volontariato Filo Amico), garanzia di efficacia degli interventi da promuovere, è stata premiata dalla Fondazione CARIPLO con un contributo di 140.000 euro.
Una delle prime azioni del progetto è il lancio, in occasione della Giornata internazionale UNESCO della lingua madre, il 21 febbraio 2014, della 3ª edizione di TIRAFUORILALINGUA concorso/festival dedicato a produzioni artistiche (di vario tipo: visivo, sonoro, letterario, multimediale, ecc.) che promuovono, valorizzano, celebrano la lingua madre, sia essa da intendersi come lingua del paese d’origine che come dialetto. Quest’anno il tema è stato leggermente allargato rispetto alle due edizioni precedenti, arrivando ad abbracciare anche opere che non siano necessariamente inerenti alla sola lingua madre. Sarà sufficiente, infatti, che si possa dimostrare senza forzature che l’efficacia di tali opere non sarebbe la stessa se si dovesse usare una lingua diversa.

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