Migrantes Bergamo

Fuorirotta: il diritto al viaggio, raccontato da Andrea Segre



“Il turismo è peccato. Viaggiare a piedi è virtù” (W.Herzog)
Il viaggio a piedi, il viaggio via terra, il viaggio in luoghi che non conosci e che nessuno ha preparato a tua misura sono alla base dello sguardo e della sfida documentaria. Ma non tutti possono o non tutti sanno di poter viaggiare. Il diritto al viaggio e il coraggio di farlo fino in fondo sono due fattori di profonda civiltà e democrazia, e la nostra epoca, attraversata da crisi, fortezze e viaggi low cost, li sta mettendo fortemente in discussione.


Cinema Conca Verde
martedì 28 aprile ore 21.00


incontro con l’autore
Andrea Segre
FUORIROTTA - DIARI DI VIAGGIO


presentazione dei documentari:
“A Metà”, “Marghera Canale Nord” e “La Mal'Ombra” e
letture tratte da “FuoriRotta Diari di viaggio” del regista Andrea Segre
Ed. Marsilio



Fuorirotta: il diritto al viaggio, raccontato da Andrea Segre

Andrea Segre regista tra gli altri di: COME IL PESO DELL’ACQUA, LA PRIMA NEVE, IO SONO LI, MARE CHIUSO, INDEBITO, ha raccolto alcuni dei diari scritti a mano durante dieci anni di viaggi intorno alla Fortezza Europa e nel cuore della sua regione di provenienza, il Veneto.
Da Valona a Dakar, da Pristina ad Accra, da Sarajevo a Ouagadougou, da Tataouine a Baghdad i diari portano il lettore a conoscere mondi appena fuori lo spazio di Schengen dove il regista ha viaggiato per conoscere le storie e le origini dei migranti che spesso sono protagonisti dei suoi film.
La tournée di presentazione dei Diari di Viaggio di Andrea Segre attraversa 20 tappe, toccando noti cinema, importanti librerie, associazioni culturali particolarmente attive.
Nel corso del tour, il regista Andrea Segre presenta il progetto attraverso la lettura di alcuni passi del libro, abbinati alla proiezione di alcune sequenze tratte dai documentari A Metà, Marghera Canale Nord e La Mal'Ombra realizzati durante i viaggi raccontati nel libro stesso.



Cinema Conca Verde martedì 28 aprile ore 21.00 - ingresso unico 6,00 €
Prevendite disponibili presso la cassa del cinema tutti i giorni, da mezz’ora prima dell’inizio del primo spettacolo a mezz’ora dopo l’inizio dell’ultimo spettacolo.


in collaborazione con Ufficio per la Pastorale dei Migranti

I documentari proposti

A META’ - Storie tra Italia e Albania

Regia: Andrea Segre, Francesco Cressati, Dritan Taulla e Elidon Lamani. Menzione Speciale al Maremma Doc Festival 2001
Essere e sentirsi a metà. Cercare di costruirsi una vita "funzionante" e "funzionale" in una terra non tua, ma necessariamente tua. Vivere a metà tra la voglia di sognare e la necessità di fuggire. Vivere a metà tra quello che tu sai della tua vita e quello che il mondo che infastidito ti ospita si ostina a non voler sapere della vita non solo tua, ma di tutti i tuoi ignari compagni di viaggio. Questa è la condizione del migrante che i protagonisti di questo film raccontano lungo le strade diverse e intrecciate delle loro migrazioni tra l'Albania, terra vicina e nascosta, e l'Italia, terra di ospitalità e ostilità.
Il percorso narrativo scelto per raccontare la complessità di queste storie di migrazione è quello di far scorrere le interviste lungo un unico immaginario viaggio di emigrazione e ritorno, come se si volesse descrivere il viaggio di una sola persona che decide di lasciare Valona, arriva in Italia, attraversa giorni, mesi o anni di avventure, difficoltà e soddisfazioni e che poi, per volontà o costrizione, ritorna a Valona per ricostruire la sua vita. Questa persona, però, non esiste in quanto tale, ma è “composta” dalle vite, dai pensieri, dalle emozioni e dalle storie di otto diversi personaggi. La linearità del percorso è sottolineata anche dalle tappe del viaggio degli autori del documentario, da Valona a Padova e ritorno: una migrazione artistica attraverso cui raccontare e condividere storie di cittadini albanesi e dei loro viaggi.

MARGHERA CANALE NORD

Regia: Francesco Cressati, Andrea Segre. Selezione Ufficiale Mostra Internazionale del Cinema di Venezia 2003
Marghera Canale Nord è la storia di una nave immobile, la storia di un viaggio interrotto, la storia di viaggiatori del mare ancorati ad una terra inospitale e ad un destino di attesa.
Dal gennaio 2002 gli otto marinai della Motonave Kawkab, quattro egiziani e quattro indonesiani, non hanno ricevuto alcun salario e vivono “intrappolati” all’interno della loro enorme prigione di 28.000 tonnellate, dove hanno luce e riscaldamento per non più di quattro ore al giorno e dove spesso si fanno da mangiare accedendo un falò a poppa. Per molto tempo hanno potuto usufruire solo di uno shore pass che concedeva loro sei ore di libera uscita e che vincolava la loro libertà di movimento al solo territorio del Comune di Venezia. Per quasi due anni sono rimasti in attesa che la sezione lavoro del Tribunale di Venezia riconoscesse loro il diritto a ricevere i salari dei mesi arretrati, non in base ai contratti da loro firmati a Taiwan e ad Alessandria di Egitto, bensì in base alle tariffe internazionali dell’ILO; ma ogni udienza è stata un continuo, lunghissimo rinvio. Nel frattempo hanno vissuto all’interno dell’enorme mercantile egiziano: centottanta metri di lunghezza per trenta di larghezza, quattro enormi silos completamente vuoti, cinque braccia meccaniche di oltre venti metri altezza. La vita dentro la Kawkab era quasi impossibile, con l’elettricità vincolata all’accensione di un generatore a gasolio, il riscaldamento affidato a piccole stufette nelle cabine, il cibo e l’acqua regalati dalla Caritas, dal Comune o dalla Croce Rossa, la cucina quasi completamente inservibile e condizioni igieniche al limite della sopportabilità.

LA MAL’OMBRA

Regia: Andrea Segre e Francesco Cressati. selezione Ufficiale TorinoFilmFestival 2007
La Mal’Ombra racconta la storia di un paese dell’Italia settentrionale: San Pietro di Rosà, in provincia di Vicenza. Incentrato sulla tensione tra sviluppo industriale e qualità della vita, La Mal’Ombra riflette sulla difficoltà di dialogo tra politica e cittadini e sulle alleanze silenziose e non sempre limpide tra politica e poteri economici.
A San Pietro, un paesino con poco più di mille abitanti, nel 2002 viene decisa la costruzione di una delle Zincheria più grandi d’Italia, ma contro questa scelta nasce un Presidio permanente: un piccolo tendone di fronte all’enorme fabbrica gialla. Cittadini, non militanti di movimenti ecologisti o di minoranze di sinistra, residenti nella case offese dalla Zincheria, risvegliatisi orfani di una cultura contadina totalmente svenduta ad interessi privati di clan imprenditoriali e dei loro club politici. La Mal’Ombra racconta, con il linguaggio immediato, ironico e tagliente del cinema-documentario, un anno cruciale nella lotta dei cittadini di San Pietro, quello tra maggio 2006 e giugno 2007, ovvero dal giorno in cui le autorità preposte concessero alla Zincheria l’inizio della lavorazione, alle due settimane che precedono le elezioni amministrative, durante le quali si scontrano da una parte il Sindaco uscente appoggiato dalla Zincheria e da tutto il tessuto imprenditoriale e dall’altra la lista civica sostenuta dal Presidio.