Migrantes Bergamo


Preti tra i migranti - le storie

don Achille Belotti



Ci sono alcuni elementi che contraddistinguono le persone che provengono dal mondo contadino: la concretezza e la determinazione, ma anche la serenità interiore. Don Achille ha assorbito dalla famiglia questo nutrimento, in particolare la mamma ha accompagnato la sua crescita intuendo la futura scelta sacerdotale.
Anche il parroco di Foresto Sparso, Don Leone Locatelli, è una figura determinante per la nascita della vocazione; in seguito il passaggio dal Seminario alla Comunità del Paradiso dà il senso di un forte e generoso slancio missionario.
Sensibilità e fede, insieme alla passione per la lettura, lo studio e la ricerca si sono tradotti nel coinvolgimento e nella voglia di conoscere e cambiare le situazioni difficili e problematiche, come quelle incontrate tra gli immigrati del Sud alla periferia di Milano o dei minatori in Belgio.
La rielaborazione del suo vissuto è trasparente, comprende dettagli specifici e li inquadra in contesti socio-economici più ampi, cogliendo il fulcro dei processi sociali attraverso l’apostolato nelle famiglie.
Anche dopo aver lasciato Whaterschei, Don Achille continua ad occuparsi degli stessi temi.
Si adopera per la riforma dell’Ufficio Missionario Diocesano, nel quale è fondamentale sostenere la vocazione missionaria della Chiesa di Bergamo, in una visione di Chiesa universale, perché ogni parrocchia, anche la più piccola, oggi è una “Missione” in cui travasare il ricco patrimonio di esperienze costruito altrove e mettere in atto nuove forme di solidarietà sociale per gli immigrati di oggi.