Migrantes Bergamo

20 giugno. Giornata internazionale del Rifugiato



Rifugiati, i diritti chiedono asilo.

Cronaca di una giornata “mondiale” svoltasi tra San Paolo D’Argon, Urgnano e l’Africa

di Bruno Goisis, presidente della Cooperativa Ruah

Giornata Rifugiato 2014


Far memoria, non dimenticare, sono le parole che hanno caratterizzato la giornata mondiale del rifugiato a San Paolo d’Argon e ad Urgnano.
E’ ricordarsi che, secondo un rapporto pubblicato dall’Alto Commissario per i Rifugiati (UNCHR), per la prima volta dalla fine della seconda guerra mondiale il numero di rifugiati richiedenti asilo e sfollati interni in tutto il mondo ha superato il livello di 50 milioni di persone………
E’, purtroppo, la storia di un mondo senza pace.
Le 80 persone accolte dalla Caritas Diocesana presso le strutture collocate nelle due località bergamasche, ci hanno consentito di ricordare questa giornata in modo concreto e tangibile attraverso una serie di iniziative.
L’Ufficio Migranti della nostra diocesi insieme alla Cooperativa Sociale Ruah, hanno da subito trovato la disponibilità e l’accoglienza delle rispettive comunità parrocchiali e civili che hanno aderito in modo concreto ai diversi momenti della giornata, articolati secondo uno specifico programma.
Il primo appuntamento ha riguardato, naturalmente, il match dei Mondiali, Italia-Costa Rica….
Interessate è stato ritrovarsi di fronte al maxi schermo e scoprirsi “tutti” tifosi degli azzurri!
I profughi che stiamo accogliendo sono tutti africani ma, durante la partita, il tifo era da stadio e il gol subito dall’Italia con il conseguente risultato finale, ha lasciato tutti nello sconforto, italiani e non.
Dopo la partita c’è stato il momento della preghiera, del ricordo degli affetti lasciati lontano e di chi, davvero tanti, non sono riusciti ad attraversare il mare.
La preghiera si è basata sulla figura di “Giuseppe”, primo profugo nei testi Biblici ed anche nel Corano. Il testo, tradotto in 4 diverse lingue, ha orientato la preghiera guidata da don Massimo Rizzi (Ufficio Migranti) e da don Claudio Visconti (Caritas Diocesana).
Presenti un centinaio di persone sia a San Paolo d’Argon che ad Urgnano, anche gruppi di giovani degli oratori. L’evidente difficoltà della lingua veniva tuttavia superata dalla partecipazione intensa e, a tratti, silenziosa della preghiera personale……chissà dove stavano viaggiando il cuore e la mente dei nostri giovani ospiti……e chissà se avranno percepito che erano per noi loro stessi i “soggetti-destinatari” della preghiera.
Dopo la preghiera i due Oratori profumavano già del cibo africano. Inizia la festa e inizia anche il momento relazionale quello delle curiosità, dell’incontro, delle domande da parte dei nostri giovani ai migranti, dell’ascolto di tante storie ...… il tutto davanti ad un “colorato” piatto di riso senegalese.
La serata sarà ancora lunga: ad Urgnano si gioca un match mondiale Italia-Africa, spalti pieni, partita amichevole ma non troppo…..d’altro canto… nessuno vuole perdere!!! Il risultato finale però non cambia: 2-0 per la squadra africana, con tutto ciò che il pomeriggio insieme era riuscito a creare, le emozioni delle storie condivise ed i nuovi amici trovati……ma…si accordano per la rivincita!!!
A San Paolo d’Argon, dopo la cena in Oratorio, un bellissimo concerto della Bantu Band; se il cibo unisce potete immaginare cosa può fare la musica…….e chi li ferma più i giovani che ballano?
L’iniziativa in entrambe le località ha visto la partecipazione di italiani ed immigrati residenti che hanno condiviso un pomeriggio ed una serata con i giovani profughi arrivati sulle nostre coste lo scorso marzo. Un modo credo bello e significativo per iniziare un percorso di condivisione e di accoglienza……già qualcuno chiedeva di poter insegnare l’italiano ai giovani profughi.