Migrantes Bergamo


Preti tra i migranti - le storie

don Alberto Stucchi



Prete tra gli operai a Torino, ma Milanese d’origine, Don Alberto ha interpretato sin dall’inizio il ruolo della Chiesa nella sua dimensione missionaria.
Dal Seminario ambrosiano ha raggiunto la Comunità “Paradiso”, dove ha potuto inserirsi in un percorso più aperto e stimolante, in cui la formazione sacerdotale si è intrecciata con numerose esperienze svolte in diversi contesti pastorali.
Divenuto sacerdote, dopo Alpignano, nel torinese, ha prestato servizio a La Chaux-de-Fonds in continuità con l’operato di Don Paolo Rota, poi nella parrocchia di San Basilio, a Roma, e infine a Brembate, un paese di oltre seimila abitanti nella pianura bergamasca.
Denominatore comune della sua esperienza è il tema dell’accoglienza, offerta con umiltà e bontà di cuore, uscendo dai propri recinti per andare incontro alla gente e realizzare una Chiesa aperta alle differenze.
In ogni contesto la famiglia costituisce il punto di forza per affrontare le diverse situazioni e, cercando di valorizzare questa primaria aggregazione sociale, Don Alberto ha agito favorendo il confronto e il sostegno reciproco, dimostrando che bastano semplici gesti per cambiare il proprio mondo e quello del gruppo di appartenenza.
Il suo rammarico è quello di avvertire la mancanza di un contesto più ampio in cui le varie esperienze si intreccino, si conoscano e valorizzino a vicenda, nel quale occorre però avere la consapevolezza di sé e del tutto, per evitare di provare la sensazione che un percorso fatto non possa continuare altrove o con qualcun altro.
Il forte senso di obbedienza nei confronti delle autorità ecclesiastiche, non esime comunque Don Alberto dal considerare le criticità dell’organizzazione parrocchiale, sempre però con l’obiettivo di continuare un cammino di fede, alla riscoperta del Vangelo.