I Bergamaschi di Bruxelles e la nuova emigrazione |
Tratto dalla Migrantipress
Bruxelles - L'assemblea annuale del Circolo dei Bergamaschi di Bruxelles tenutasi il 14 dicembre scorso ha fornito l'occasione di tracciare un bilancio dell'attività svolta nell'anno trascorso e indicare le grandi linee di quella che sarà svolta nel prossimo anno. Ma oltre a questo il presidente uscente, e riconfermato, Mauro Rota, ha voluto anche sottolineare le tendenze attuali dell'associazionismo degli emigrati bergamaschi in Belgio. Ha sottolineato in particolare il fatto che la sopravvivenza di queste associazioni è garantita soprattutto dagli anziani, tanto è vero che nei 45 anni di vita del primo circolo costituito in Belgio, quello di La Louvière, l'adesione è fortemente diminuita a causa appunto della non sostituzione degli anziani scomparsi con le più giovani generazioni. Queste ultime, più integrate nella vita e nella società belga, sentono meno la necessità di ritrovarsi con i compaesani emigrati, nonostante il fatto che il mantenimento di questo contatto rappresenti il modo per tenere vivi i legami con le tradizioni e i valori del paese di appartenenza. Oltre a questo elemento, il presidente ha ricordato che la nuova emigrazione, soprattutto giovanile, di quelli che hanno sostituito la valigia di cartone con la ventiquattrore, secondo la pittoresca espressione di uno dei numerosi messaggi di saluto pervenuti all'assemblea, non è più interessata a ritrovarsi con i concittadini del paese di appartenenza, ma cerca di entrare piuttosto nel mondo dell'economia e delle Istituzioni europee alla ricerca di opportunità di lavoro e di promozione sociale. Circa mille giovani lasciano ogni anno la provincia di Bergamo, sia per ragioni di studio che di lavoro. Perciò, ha concluso il presidente, l'attività del Circolo di Bruxelles riveste una grande importanza per cercare di coinvolgere anche questa parte della comunità bergamasca, attraverso le varie manifestazioni tenute nel 2012, quali esposizioni (come quella del gemmologo bergamasco Roberto Spagnolo, di grande successo), incontri, in particolare presso il Comitato economico e sociale dell'UE e partecipazioni alla festa italiana presso la NATO e ad altre manifestazioni, anche in Italia, nei paesi di origine dei bergamaschi di Bruxelles e del Belgio. Questa attività proseguirà anche nel 2013, e uno dei principali eventi sarà un incontro sulla commedia dell'arte italiane e le maschere bergamasche e uno sul Concilio Vaticano, avviato dal grande papa bergamasco Giovanni XXIII, oltre a varie feste popolari. L'assemblea si poi conclusa con i tradizionali "casonzei", e con i canti natalizi, ovviamente in lingua bergamasca. (GLComini) Articolo tratto da migrantipress |